Perché praticare il pranayama in gravidanza e come favorire il travaglio.
Iniziamo vedendo cosa significa Pranayama.
Il pranayama è una pratica dello yoga che prevede il controllo del respiro per promuovere il benessere fisico, mentale ed emotivo.
Il termine “pranayama” è composto da due parole: “prana” che significa “forza vitale” o “respiro” e “ayama” che significa “controllo” o “regolazione”.
Tra le tecniche di pranayama piu conosciute abbiamo la respirazione profonda, la respirazione ritmica e la respirazione controllata attraverso una o entrambe le narici.
La pratica comprende l’inspirazione, la ritenzione e l’espirazione.
L’inspirazione si chiama Puraka, la ritenzione si chiama Kumbhaka e l’espirazione si chiama Rechaka. Queste pratiche possono contribuire ad aumentare la capacità polmonare, a migliorare l’ossigenazione del corpo e del cervello e a favorire il rilassamento.
Il Pranayama è considerato un potente strumento per ridurre lo stress e l’ansia, migliorare l’attenzione e la concentrazione e promuovere il benessere fisico e mentale generale.
È importante praticare il pranayama sotto la guida di un insegnante qualificato, soprattutto se si è affetti da patologie o si è in gravidanza. Alcuni pranayama dovrebbero essere evitati in determinate situazioni e, senza una guida adeguata, possono causare danni.

Vediamo ora come questa tecnica di respirazione yoga può essere utile alle donne in gravidanza.
Ecco alcuni motivi per cui praticare il pranayama durante la dolce attesa può essere utile:
Alleviare lo stress: Il pranayama in gravidanza può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia.
Ossigenazione: Il pranayama può migliorare l’ossigenazione sia della madre che del bambino, il che è importante per la salute generale.
Preparazione al travaglio: Il Pranayama può aiutare a preparare il corpo al travaglio e al parto, favorendo il rilassamento e riducendo la tensione dei muscoli.
Alleviare i disagi della gravidanza: Il Pranayama in gravidanza può contribuire ad alleviare i comuni disagi , come il mal di schiena, la mancanza di respiro e la stanchezza.
Miglioramento del benessere emotivo: Il Pranayama può migliorare il benessere emotivo promuovendo un senso di calma e di pace interiore.
È sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare un nuovo regime di esercizi durante la gravidanza.
La pratica del pranayama in gravidanza, che è la pratica del controllo del respiro nello yoga, durante la gravidanza può avere diversi benefici.
Alleviare lo stress e l’ansia: Il pranayama può aiutare a ridurre i livelli di stress e ansia nelle donne in gravidanza, con un impatto positivo sia sulla madre che sul bambino.
Miglioramento dell’ossigenazione: Praticando tecniche di respirazione profonda, il pranayama può aumentare l’apporto di ossigeno alla madre e al bambino, migliorando la salute e il benessere generale.
Preparazione al travaglio: Il pranayama può aiutare a preparare il corpo al travaglio e al parto rafforzando i muscoli respiratori, aumentando la capacità polmonare e favorendo il rilassamento.
Alleviare i disagi della gravidanza: Il Pranayama in gravidanza può aiutare ad alleviare i comuni disagi della per le donne in dolce attesa, come il mal di schiena e la mancanza di respiro.
Migliorare il sonno: Il pranayama in gravidanza può aiutare a migliorare la qualità del sonno e a favorire il rilassamento, il che è importante per le donne in dolce attesa che possono avere problemi a dormire a causa dei cambiamenti fisici ed emotivi.
Pranayam in gravidanza: Tecniche non raccomandate durante la dolce attesa.
Ci sono alcuni tipi di pranayama che non sono raccomandati per le donne in gravidanza, perché potrebbero causare danni alla madre o al bambino. I pranayama che dovrebbero essere evitati durante la gravidanza sono:
Bhastrika: è un tipo di respirazione rapida che può provocare la contrazione dell’utero e deve essere evitata durante la gravidanza.
Kapalabhati: Si tratta di un tipo di respirazione rapida che comporta l’espirazione con forza, che può causare contrazioni uterine e deve essere evitata durante la gravidanza.
Ujjayi: è un tipo di controllo del respiro che comporta la costrizione della gola, che può causare iperventilazione e deve essere evitato durante la gravidanza.
Mula e Uddiyana bandhas: Si tratta di tipi specifici di bloccaggio utilizzati nel pranayama, che non sono raccomandati durante la gravidanza perché possono aumentare la pressione addominale e possono essere pericolosi per il bambino.
Trattenere il respiro troppo a lungo: Trattenere il respiro troppo a lungo in qualsiasi pranayama può causare un basso apporto di ossigeno al bambino, quindi è da evitare.

Tecniche utili durante il travaglio
Propedeutico al pranayama in gravidanza sono le teniche di respirazione.
Vediamo ora alcune tecniche di respirazione che possono essere utili durante il travaglio. Queste includono:
Respirazione lenta e profonda: consiste nell’inspirare lentamente e profondamente dal naso ed espirare dalla bocca. Questo può aiutare a rilassare il corpo e a ridurre il dolore durante le contrazioni.
Respirazione a labbra socchiuse: consiste nell’inspirare dal naso ed espirare dalla bocca con le labbra socchiuse, come se si stesse fischiando. Questa tecnica può aiutare a rallentare la respirazione e a ridurre il disagio delle contrazioni.
La tecnica “BLOW”: È una versione modificata della respirazione a labbra chiuse: si espira attraverso la bocca con forza, come se si spegnesse una candela. Questa tecnica può aiutare a rilasciare la tensione nei muscoli e a ridurre il disagio delle contrazioni.
La tecnica “SIGH”: È un’altra versione modificata della respirazione a labbra chiuse, in cui si espira con un sospiro, che può aiutare a rilassare il pavimento pelvico e a ridurre il disagio delle contrazioni.
Tecnica del “sibilo”: È simile alla tecnica del sospiro, ma si espira con un suono sibilante attraverso i denti e può aiutare a rilassare il pavimento pelvico e a ridurre il disagio delle contrazioni.
Praticare regolarmente queste tecniche durante la gravidanza può aiutarvi a sentirvi più a vostro agio durante il travaglio e il parto.
Si raccomanda sempre di consultare la propria ostetrica o ginecologa prima di iniziare a praticare durante la gravidanza, soprattutto se si hanno condizioni mediche o complicazioni.
Si raccomanda, inoltre, di essere seguite da un’istruttrice di yoga certificata che abbia esperienza e specializzazione nell’insegnamento alle donne in gravidanza.
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